CALTAGIRONE
Collina dei vasi, regina delle montagne, terra di argilla, fortezza delle giare, città delle ceramiche, tanti sono i nomi per ricordare Caltagirone, provincia catanese dalle origini antichissime, addirittura preistoriche. Posta a 68 chilometri da Catania e a 608 metri sul livello del mare, la città domina la piana di Catania e di Gela, in una scenografica posizione ad anfiteatro tra i Monti Iblei e i Monti Erei.
Le tracce della sua storia millenaria impreziosiscono percorsi e itinerari turistici grazie a un patrimonio archeologico, artistico e architettonico tra i più rilevanti del Mediterraneo. In particolare, Caltagirone è famosa al mondo per la produzione artigianale della ceramica che, ancora oggi, impegna numerosi artigiani, detti “cannatari”.
La loro attività, tramandata da generazione in generazione, si è perfezionata col tempo conservando, tuttavia, i motivi moreschi e i colori tipici della tradizione: turchino, verde ramino, giallo, oro, manganese. Per le strade della città una miriade di negozietti espone i prodotti caratteristici di questa antica arte: dai piatti alle maioliche, dalle mattonelle ai vasi – utilizzati per la conservazione del miele, prodotto tipico della zona – agli originali stampi per la mostarda, altro dolce della tradizione siciliana, a base di mosto di vino cotto e aromatizzato.
Il culto dell’artigianato locale, così vivo a Caltagirone, rende omaggio a una città d’arte che offre già di per sé un’immagine di opulenza e intatto decoro architettonico ed urbanistico, ricca di monumenti e palazzi sontuosi, come il Palazzo Gravina e la basilica normanna di San Giacomo (patrono della città), che si affacciano sulle due vie principali del centro storico, Corso Vittorio Emanuele e Via Roma. Da qui è possibile accedere al Museo Regionale della Ceramica, aperto tutti i giorni dalle 9 alle 18h.30 (per informazioni, tel. 0933/21680).
L’elemento di maggior richiamo turistico per la città rimane la scenografica scalinata composta da 142 gradini che collegano la città alta alla città bassa.
La scala fu costruita nel Seicento, e nel 1954 le alzate di ogni gradino furono rivestite con mattonelle in maiolica, dipinte di vivacissimi motivi geometrici e antropomorfici. Durante la festa in onore di San Giacomo, il 24 e il 25 luglio, la scala viene illuminata con lumini “coppi” ad olio che formano disegni ornamentali sempre diversi, celebrando così la tradizionale Luminaria.